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LA NOSTRA STORIA

SCI CLUB PONTEDILEGNO

LA FONDAZIONE DELLO SCI CLUB
la Grande Settimana d' Inverno del T.C.I. 1911 - 1912

Dal comitato pro-stagione invernale sorto nell’inverno 1909 – 1910 nasce lo Sci Club per la necessità di coordinare allenare e lanciare i primi atleti; si tratta di giovani emigranti alpini contadini ed operai che esprimono una volontà ed un’energia ammirevoli quasi a voler riscattare il passato di chiusi e profondi sacrifici.

In quegli anni l’Omobono Beltracchi riuniva nella stalla del “Battista del Gnarei” tutti giovanotti del paese che già aveva sciato e gareggiato ed anche i giovani che lo desideravano e che diverranno i prossimi campioni; si parlava di stile, di ttelemark, di sport di trampolini, di allenamenti e naturalmente dello sci club.

Purtroppo il foglio di fondazione e di registro sociale dello sci club sono scomparsi si conosce tutta via con certezza il numero dei fondatori il tenente Omero Bontempi, il Dott. Giovanni Zuelli, il maestro Lino Donati, Omobono Beltracchi, Emilio Donati, Nino Bricchetti, Dott. Giovanmaria Milesi, Luigi Panzarini, Dott. Attilio Maculotti, Bricchetti Andrea.

Occorre dire che per un paesino di montagna questa partecipazione rappresenta un avere propria “mobilitazione generale” con notevoli sacrifici anche finanziari se si pensa che la quota sottoscritta da ciascuno non era inferiore alle 50 lire! e la stessa raccolta locale dei fondi era stata cospicua, il Comune aveva versato allo sci club e 40 lire e la Vicina 20 lire oltre a 5 lire per l’acquisto della bandiera sociale.

Ospiti, villeggianti ed amici fecero donazioni, divennero poi soci perpetui il club quindi già all’inizio del 1911, pienamente funzionante ,si da un proprio regolamento “le tavole sociali” poi ratificate dalla grande plebiscitaria assemblea del 01.01.1912

Le cosiddette “tavole” sono costituite dallo Statuto e dal regolamento di esecuzione l’art.2 dello Statuto afferma che lo Sci Club ho lo scopo di promuovere l’uso degli sci e di intensificare l’esercizio tra la gioventù dell’alta Valle Camonica, come pure di introdurre tutte le altre esercitazioni invernali. Altri articoli sostengono che lo Sci Club vive con i versamenti dei soci e con le oblazioni dei simpatizzanti e che le modifiche statuarie dovranno essere deliberate dall’assemblea generale.